L'auto mutuo aiuto è una tecnica volta a favorire il cambiamento e il benessere di persone che vivono situazioni di difficoltà o sofferenza grazie all'incontro con persone che, condividendo la stessa problematica, possono offrire il loro ascolto, la loro esperienza, la loro volontà di trovare insieme soluzioni volte al superamento delle fatiche legate alla problematica stessa.
Dal 2002 al 2011 ho rivestito il ruolo di facilitatore in diversi gruppi di auto mutuo aiuto, soprattutto negli ambiti della salute mentale e della disabilità intellettiva.
Le problematiche che possono essere affrontate in un gruppo di auto mutuo aiuto possono essere molto varie; da problemi legati a particolari eventi di vita (lutti, separazioni, malattie ecc.) a problemi legati ad una certa condizione di disagio (disabilità, malattia cronica) o ad una condizione di vita come l'essere genitore, fino ad arrivare ad alcune forme di psicopatologia (dipendenze, disturbi dell'umore, disturbi dell'alimentazione ecc.).
La durata e la cadenza degli incontri va stabilita in base alle esigenze del gruppo stesso, ma in genere si propongono incontri bisettimanali di circa un'ora e mezza ciascuno. Per loro natura questi gruppi rimangono aperti in tutto il loro cammino, per cui possono esserci nuovi ingressi in qualsiasi momento, poiché non si è legati ad un programma specifico ma la tematica affrontata rispecchia semplicemente quello che di volta in volta emerge dai partecipanti.
La mia esperienza si è rivolta soprattutto a genitori di ragazzi con problemi di salute mentale o con disabilità intellettiva, poiché l'auto mutuo aiuto può essere di beneficio non solo a chi porta in sé un problema ma anche alla famiglia che inevitabilmente si carica di tensioni emotive, conflitti, timori, che non trovano spazi di ascolto, rimangono nella sfera dell'indicibile e dell'irrisolto. In questi casi l'auto mutuo aiuto, ovviamente, non ha come obiettivo la risoluzione del problema quanto più il sostegno reciproco dei familiari nell'affrontare nella maniera più produttiva quella particolare situazione di vita. Risulta fondamentale allora creare nella famiglia spazi di differenziazione e di autonomia in cui poter vivere spazi di benessere aldilà della problematica che li affligge, sviluppando una presa di responsabilità verso se stessi e verso il proprio diritto a star bene.
Nei gruppi di auto mutuo aiuto, infatti, ciascun membro si attiva per trovare aiuto e per poterlo offrire agli altri (ecco perché l'uso della parola "mutuo" in aggiunta all'auto aiuto che non comprende, da solo, l'aspetto della reciprocità). Il facilitatore diventa allora solo uno strumento che agevola la comunicazione, l'ascolto, la rielaborazione dei contenuti, ma che dovrebbe scomparire fino ad avere un ruolo molto marginale mano a mano che il gruppo cresce nella propria coesione, nella capacità di ascolto e nella capacità di attivarsi a sostegno l'uno dell'altro.