"Psicologo, era un parola sentita solo in tv o letta in qualche libro, poi però è divenuta per me e per la mia famiglia una parola amica..."
Da anni soffrivo di strane malattie che, per la medicina ordinaria, erano solo malattie psicosomatiche che si manifestavano in periodi ricorrenti, sotto forma di mal di stomaco, problemi intestinali e cose simili. Vi erano però delle circostanze particolari in cui si verificavano o periodi dell’anno, insomma strane coincidenze.
Nel tempo le cose si sono modificate, infatti, i disturbi si sono evoluti in sintomi leggermente diversi, senso di oppressione sempre alla bocca dello stomaco, stato di agitazione, accelerazione dei battiti ecc. sintomi che apparivano senza un apparente legame diretto con fatti particolari della vita. Una mattina sono persino andato al pronto soccorso per uno di questi attacchi e la diagnosi fu “attacco d’ansia” … da qui grazie anche al medico di base ho iniziato a pensare seriamente che i miei problemi nascevano da me e avevo bisogno di un aiuto: lo psicologo.
Il mio percorso durato un anno e mezzo è stato a dir poco illuminante, non sapevo di avere dei blocchi verso alcune cose, dei problemi irrisolti che avevano origine nel mio passato, in relazioni finite con questioni in sospeso o il fatto di non accettare di dover dedicare del tempo a me stesso. La terapia intrapresa ha coinvolto anche mia moglie e, insieme, ci siamo confrontati profondamente e ci siamo “capiti” più di quanto non avevamo fatto sino ad allora. Durante questo percorso sono emersi altri aspetti riguardanti la nostra coppia, vivevamo ambiti importanti della famiglia con una sensibilità diversa; grazie al confronto profondo siamo riusciti a capire reciprocamente i nostri diversi punti di vista e a venirci incontro.
La cosa più difficile è stata convincersi di potercela fare, prendere atto che stavo male perché non sapevo ascoltare il mio corpo che mi lanciava chiari segnali di disagio. Non affrontavo le questioni o mi facevo carico di problemi che “non erano miei !”. L’aiuto di uno psicologo non è qualcosa di facoltativo ma per me è stato necessario! Spesso il giorno della seduta insieme a mia moglie dicevamo: “ma oggi cosa gli raccontiamo?” poi uscendo dallo studio dopo un’ora di confronto commentavamo: “fortuna che non avevamo nulla da dire!!” accorgendoci di quante cose erano emerse. Superare le paure, decidere di pensare a se stessi e accettare di aver bisogno di un aiuto sono le tre cose fondamentali per dare inizio alla battaglia contro quello che ci opprime dal di dentro.
Ora sto bene! Capitano raramente momenti di ansia ma che ora si dissolvono al sole del dialogo e della certezza di poterli superare.
Buon cammino a quanti vorranno iniziare un percorso a fianco dell’Amico Psicologo.